«IL RATING DI SOSTENIBILITÀ? DIVENTERÀ COME LE CERTIFICAZIONI: SENZA NON SARÀ PIÙ POSSIBILE LAVORARE»

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Il presidente della Fondazione IDI Cristian Camisa spiega perché partecipare ai corsi in partenza l’11 maggio

 

“Report non-finanziario e Rating di sostenibilità: la normativa, gli standard e l’impatto sulle aziende”. È questo il tema del corso di alta formazione che S.Pa.D.A. è lieta di promuovere tra i propri associati grazie alla collaborazione con Fondazione IDI (Istituto Dirigenti Italiani). Ma quali saranno i temi affrontati e perché sono così attuali? Ne abbiamo parlato con Cristian Camisa, Vicepresidente nazionale di Confapi e Presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione IDI.

«Circa un anno fa la Fondazione ha avviato con l’Università Cattolica del Sacro Cuore una collaborazione che si è concretizzata in una serie di corsi su temi molto attuali», spiega il Presidente Camisa. «Il nostro obiettivo, d’altra parte, è quello di fornire una formazione sempre più consona ai cambiamenti nel mondo del lavoro. Oggi, nello specifico, ci concentriamo sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, sul bilancio di sostenibilità e sul rating di sostenibilità».

Perché proprio questi temi?

«Perché stanno diventando sempre più importanti non solo per le grandi aziende, ma anche per quelle di dimensioni piccole e medie, che proprio Confapi rappresenta a livello nazionale. Analizzeremo questi temi a 360 gradi, da un lato cercando di far capire quanto sia utile affrontarli per i nostri dirigenti, in quanto sono elementi che possono assicurare premialità nei rapporti e nelle relazioni con i fornitori, e mi riferisco soprattutto quelli di grandi dimensioni che riversano una sempre maggior attenzione a queste tematiche. Dall’altro lato, questo è un modo per arrivare a un’analisi economica e sociale che consenta di ottimizzare tutti i processi, in modo da avere un consumo ottimale all’interno dell’azienda».

Nel programma c’è però anche una particolare attenzione anche ai rapporti con gli istituti di credito.

«Abbiamo voluto introdurre anche una testimonianza del mondo bancario, perché, nel momento in cui le aziende vanno in questa direzione, possono contare su una premialità ulteriore. Capite che l’attenzione a certi aspetti non è più legata a una mera questione di visibilità, dietro c’è anche un potenziale ritorno economico. Questo già oggi. Ma varrà ancora di più domani».

Perché?

«Se le aziende non dovessero andare in questa direzione, le conseguenze saranno tangibili: costi maggiori ma anche rapporti di collaborazione con i fornitori che possono saltare. Per fare un parallelo, e provare a spiegarmi meglio, vedo il bilancio di sostenibilità allo stesso modo di come fino a vent’anni fa vedevamo le certificazioni dell’azienda: all’inizio erano un semplice valore aggiunto, oggi, soprattutto per chi collabora con certe imprese, se non hai una certificazione di qualità rischi di non lavorare».

Si guarda al futuro.

«È un punto chiave, quello che guida le nostre iniziative. Come Fondazione vogliamo dare alle nostre aziende gli strumenti e le capacità di prevenire quello che accadrà ed essere veloci: oggi essere veloci è fondamentale. Ma è in fondo la direzione che mi sembra abbia preso anche S.Pa.D.A. a Padova, ovvero quella di andare ad affrontare temi che magari oggi ancora non sono di generale conoscenza, ma che diventeranno centrali nel prossimo futuro».

 

Diego Zilio

Ufficio Stampa Confapi Padova

stampa@confapi.padova.it

 

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